martedì 1 dicembre 2015

Ingannando l'attesa...

Sabato sera aspettavamo amici per cena per festeggiare con qualche giorno di ritardo il nostro Thanksgiving Day. W. continuava a chiedermi: "Quando arriva E.? Quando arriva E.?"...
Io: "Non vedi l'ora, eh?!"
W.: "Certo che la vedo! Sono le 17:54."

Ecco, ogni tanto mi dimentico di non usare i modi di dire con lui!

martedì 10 novembre 2015

Piccole linguiste crescono

Sono giorni che Adele chiede insistentemente di scrivere la letterina a Babbo Natale, ma i suoi genitori non riesco a trovare un momento da dedicare a questa fondamentale attività e dato che comunque per Natale manca ancora un bel po' cercano di prender tempo. Ma lei sostiene che sia questo il momento giusto perché Babbo Natale deve prendere i regali per tutti i bambini del mondo e sai quanto ci vuole! All'ennesimo "non ora" è sbottata in un: "Allora, la scrivo da sola!" ha chiesto foglio, gomma e matita e si è messa al lavoro.
L'abbiamo lasciata fare, pensando che ci riportasse un disegno e invece è arrivata con un:

KARO BABBO NATALE

Meravigliati le abbiamo chiesto come avesse fatto a scrivere quelle parole e lei in tutta semplicità ha risposto: "Ho pensato e ho scritto. Come: K-A-R-O".
Io: "Bravissima Adele! Anche Babbo scritto con due B proprio come è giusto! Solo una cosa: CARO si scrive con la C non con la K."
A.: " Ma mamma no, ti sbagli, senti K-K-K-KARO sicuramente si scrive così."
Io: "Ma Adele, sai, la C può avere due suoni..." e come niente mi ritrovo imbarcata in una discussione di fonologia e filologia! Alla fine della quale, lei risponde:
"Ma Babbo Natale capisce lo stesso se scrivo così?"
Io: "Sì."
A.: "Allora, lo lascio così perché secondo me è più giusto."
Io: " Va bene. Però magari quando andrai a scuola la maestra vorrà che tu lo scriva con la C."
A.: "Be', se capisce Babbo Natale, capirà anche la maestra, no?!"

Ecco, KARE maestre, preparatevi che settembre arriva presto!

domenica 8 novembre 2015

Il catechismo a modo nostro

W.: "Mamma, come si chiama la scuola di Adele?"
Io: "Scuola dell'infanzia Maria Immacolata."
W.: "E chi è Maria Immacolata?"
Io: "Maria, la Madonna, la mamma di Gesù."
W.: "E Immacolata è il suo cognome?"
Io: "Non proprio..."

mercoledì 16 settembre 2015

La mamma ha i superpoteri!

Da quando è ricominciata la scuola per tutti qui la mattina siamo sempre di corsa. Eh sì, le cose non sono cambiate molto da quanto ho raccontato qui. La differenza è che ora sono un po' più autonomi: finito l'allattamento della piccola, i più grandi si vestono da soli... ecco, questo non è sempre un vantaggio avendo due bambine che vogliono scegliere gli abiti da sole e che mi fanno discutere su tutto, dalla maglietta ai calzini. Posso anche passare sopra a qualche abbinamento azzardato, ma i sandali quando c'è il diluvio magari no, il pile da montagna quando ci sono 27°, che dite?

E così per non doverle rispogliare e rivestire da capo ogni mattina le ho abituate a mostrarmi le loro scelte prima di indossarle. Stamattina mentre cercavo di nascondere occhiaie e quant'altro con un velo di trucco arriva Adele sventolando un paio di pantaloni e una maglietta (tutto blu e tutto sobrio, per la cronaca): "Mamma, vanno bene questi?".
Mamma: "sì"
A.: "Ma non hai nemmeno guardato!"
Mamma: "Ma ho visto: leggins blu e maglietta blu con le farfalle. Va bene, vai, vestiti."
A., stupefatta:"... ma le mamme ci vedono anche di dietro?!"
Mamma: "Eh, magari! No, Adele, ho visto dallo specchio!"

lunedì 14 settembre 2015

Di tutti i colori

Adele e la pubblicità

A. ha chiesto e ricevuto in regalo per il suo compleanno Barbie capelli arcobaleno, una barbie con in dotazione una sorta di piastra per capelli inchiostrata che passata sulla fluente chioma della suddetta bambola dovrebbe lasciare delle belle strisce colorate. Tutta entusiasta dopo l'apertura del pacco ha voluto subito provarla, ma...
"Non è che viene proprio così bello come fanno vedere alla televisione..."
Mamma: "Cara Adele, quella si chiama PUBBLICITA'".


Adele e l'onomastica

 Lei quest'anno è una "grande" della scuola materna e suo compito è accogliere i nuovi arrivati.

Mamma:" Allora Adele come è andata con i bimbi nuovi?"

A.:"Bene. Ma sai che ci sono delle bambine che si chiamano di tutti i colori?... Bianca, Viola, Azzurra... ma cos'è un arcobaleno!?"

Ecco, spero che si tenga per sé considerazioni di questo tipo, anche se conoscendola non penso che riuscirà a trattenersi.


lunedì 7 settembre 2015

La prudenza non è mai troppa

La piccola e spericolata A. (due anni e mezzo) al parco cerca di cimentarsi in un gioco un po' azzardato per la sua età.

Mamma: "Stai attenta!"
A.: "Mi tieno con tre mani?"

In effetti, non sarebbe una brutta idea!

mercoledì 8 luglio 2015

Il paradiso dei pesci

Quando muore il pesciolino rosso e hai due bambini che piangono a calde lacrime è straziante vederli così di fronte al loro primo incontro con la morte. Ti chiedi cosa succederà quando perderanno una persona cara e ti spaventi al solo immaginarlo, e allora per asciugare le lacrime e spazzare via la tristezza, decidi di inventarti il paradiso dei pesci che non è il nome di un acquario, ma il posto incantato dove vanno tutti i pesciolini che muoiono.

Dato che Bully era un pesciolino d'acqua dolce, il suo paradiso è un bel fiume fresco e tranquillo che scorre tra verdi colline e alberi frondosi, ci sono anche gentili cascatelle e un bel laghetto per riposarsi dopo una nuotata con gli amici. E' un posto in cui i pesci nuotono tutti insieme, fanno guizzi e capriole e si divertono da matti. E' un posto in cui io in questi giorni di caldo torrido farei volentieri una gita.

giovedì 28 maggio 2015

letture e dintorni: Pronti a fare la valigia?

letture e dintorni: Pronti a fare la valigia?: Le scuole stanno per chiudere i loro cancelli, le mamme lavoratrici stanno organizzando centri estivi, grest, vacanze con i nonni e chi più ...

mercoledì 6 maggio 2015

La logica (2 anni)

A. : "Mamma, lo TIENO io?"
M: "No, tesoro, lo TENGO io."
A. : "Lo TENGHI tu?"

... non fa una piega!

lunedì 30 marzo 2015

Con un poco di zucchero la pillola va giù...

Cerco di spiegare alla piccola A., neo duenne, l'organizzazione della giornata di domani:
"Domani la mamma deve andare dal dottore"
Lei mi dà una pacca consolatoria sulla spalla e mi dice:
"Dopo ti dà una caramella"
.... e così si è fatta perdonare l'ennesima notte in bianco!

Con un poco di zucchero la pillola va giù...

venerdì 20 marzo 2015

Tempo di dolci sorprese

Pasqua si avvicina: io la mia sorpresa l'ho avuta in anticipo.
Ieri sera seduta sul lettone con W. e A. leggo il primo libro scelto per la lettura della buonanotte, Un amico fantastico, edizioni Lavieri, un libro che amo molto e che ho preso pensando proprio a lui, al mio grandone. Parla dell'amico immaginario che accompagna spesso i bambini e che li aiuta a superare ostacoli e paure, ma condivide anche i loro giochi e le loro gioie.
Il secondo libro lo hanno scelto loro: Shh!! Abbiamo un piano di Chris Haughton, edizioni Lapis. E' una delle letture nuove in casa nostra e fin da subito è stata molto amata dai bambini: è semplice, sia nei disegni che nelle parole, una sorta di gioco, con la ripetitività della filastrocca, della nenia o della formula magica. E' simpatico, divertente, ma io non lo avevo messo tra i miei preferiti... fino a ieri sera quando W. lo ha preso e ha iniziato a leggerlo ad alta voce per me e sua sorella.
Tutto impegnato, non saltando nemmeno una parola, cercando di metterci l'intonazione giusta e di fare le voci, come faccio io quando lo leggo per loro.
Mi sono emozionata. E da ieri questo libro ha un posticino nel mio cuore.
Grandi soddisfazioni dai piccoli di casa!

martedì 10 marzo 2015

Storie da passeggino

Capita, raramente, ma capita, che anche la mamma si riaddormenti dopo il suono della sveglia. E' successo stamattina. Ho aperto gli occhi intontita, guardato l'ora sul cellulare e: 6:58. AAAHHHHH!!!
Presto presto lavati vestiti chiama i figli colazione "la storia la storia" "no, oggi la storia no, non c'è tempo, non c'è tempo" "lastoria lastoria" "presto, è tardi, la scuola il latte la brioche le mani la faccia togli il pigiama metti i vestiti anche le calze" "c'è il sole" "ma è inverno, anche le calze!" "la giacca lo zaino" "il cappello no" "va bene" "la storia lastoria"!!!!

E così mi sono inventata le storie da passeggino: la piccola seduta nel passeggino regge il libro, la mamma legge (con il fiatone), i grandi a turno girano le pagine a mio cenno, tutti corriamo verso la scuola.

Cosa avrà pensato chi ci ha visto non voglio nemmeno saperlo! Alla fine noi ci siamo divertiti.

martedì 17 febbraio 2015

Un libro a colazione

Visto che l'avvio di giornata è sempre faticoso perché c'è chi non ce la fa proprio ad alzarsi dal letto, chi si alza troppo presto e ora di colazione è già noiosa, chi si mette a giocare invece di prepararsi... da un paio di giorni abbiamo inaugurato "un libro a colazione": un successo!
Invece di passare il mio tempo a dire "mangiate, bevete, è tardi, dai, su..." io leggo un libro - che possono anche diventare due - e loro sanno che devono finire la colazione nel tempo della storia.
Sicuramente è più rilassante e divertente per tutti, funziona come timer ed è comunque una buona occasione per leggere. Ho notato che anche W. che ultimamente è un po' restio ad ascoltarmi leggere quel momento se lo gode proprio e io... gongolo!

giovedì 5 febbraio 2015

Letture della Buonanotte

Ieri dopo tanto, troppo, tempo abbiamo ripreso le letture della buonanotte.
Era una consuetudine quando avevamo solo il primo figlio, leggevamo ogni sera, fin da quando era nella pancia, abbiamo continuanto anche con l'arrivo della seconda, ma con la terza il meccanismo si è inceppato. Vuoi perché lei è stata una neonata molto esigente, morbosamente attaccata e me (e al mio seno), con il sonno di un gatto e l'energia di una tigre, ma non leggevamo più, almeno non di sera. Leggevamo il pomeriggio dopo la scuola o la mattina durante il fine settimana.
Ieri ho fatto di tutto perché si cenasse prima e si avesse il tempo per leggere: tutto bellissimo!
Con la piccolina ho letto Ninna Nanna Ninna Mamma, ha ascolatato bella tranquilla accoccolata in braccio a me, mi sarebbe poi piaciuto metterla a letto, ma, il tempo è tiranno e anche gli altri fratelli richiedono attenzioni, così l'ho "passata" al papà che l'ha fatta addormentare.
Con il maggiore ho letto due capitoli di Sammy Sparaballe, lui si è disteso bello comodo nel suo letto sotto le coperte e io seduta vicino leggevo. Ultimamente lui non vuole mai ascoltarmi leggere e lo fa più che altro per accontentarmi e mi ha stupito che finito il primo capitolo me ne chiedesse un altro. Con la "mezzana" - come si definisce lei - ho letto Bastoncino, che avevamo già letto tre volte durante il giorno!
Io mi sono sentita benissimo e, a quanto sembra, anche loro che hanno dormito tutti tranquilli per tutta la notte.
Buone letture a tutti!

domenica 1 febbraio 2015

La mia vita con un aspie

Programmando il prossimo weekend:
"Allora, domenica alle 10:30 vai in piscina, poi andiamo a mangiare dai nonni, poi tu vai da Giacomo con la zia e io, papà, eccetera torniamo a casa. Va bene?"
"Chi è cetera?"
... la vita con un aspie può anche essere spassosa!

sabato 10 gennaio 2015

La Befana vien di notte

Piccole conversazioni surreali prima della nanna:

A: "Mamma, da grande voglio fare la Befana"
Io: "La befana?!?"
A: "Sì. Posso?"
Io: "Certo... puoi fare quello che vuoi... ma la Befana.... sai, di Befana ce n'è una sola"
A: "Ma sì, quando quello che c'è ora sarà morta. Perché tutti devono morire vero?"
Io: "...sì..."
A: "Ecco, allora quando la Befana sarà morta e anche voi (io e il papà) sarete morti... anche voi dovete morire?"
Io: "Eh, sì..." e il mio memento mori per oggi l'ho avuto...
A: "Ecco, allora poi compro una scopa e la polverina..."
Io: "La polverina???"
A: "Per far volare la scopa! Se no come faccio?!"
Io: "Sì, certo, la ploverina!"
A: "Come Trilli"
Io: "Va bene, A., ora mettiti a dormire che è tardi. Poi magari ne riparliamo domani."
A: "Mamma, guarda che hai detto che potevo! E poi tanto tu sarai già morta. Così vengo a trovarti in cielo con la scopa quando ho finito di portare i dolci ai bambini bravi... magari ne avanzano anche per te. I morti mangiano i dolci?"
Io: "Non saprei... Però vieni a trovarmi, anche senza i dolci va bene."
A: "Però non tutti i giorni, eh? Che dovrò lavorare!"
Devo aver fatto una faccia un po' perplessa perché ha concluso con: "Ora non preoccuparti! Ci vuole ancora tanto tempo prima che muori e io divento una Befana!"

... E' vero che di questi tempi il lavoro bisogna inventarselo, però la Befana, dai!!!