domenica 5 gennaio 2014

Ma la pappa no!

Neanche la notte veramente, ma questo è un altro discorso e non ho la voglia né la forza di affrontarlo ora.
Qui con la pappa abbiamo iniziato alla grande! Andava talmente bene che io e il papà eravamo stupiti. Non ci avrei scommesso un soldo bucato visto il feroce attacamento della piccoletta alla tetta, e invece, mangiava e di gusto. Senza mai rinunciare alla sua poppata dopo, però. Insomma, non abbiamo eliminato poppate, ma solo aggiunto pasti. Sarà durata così un mese circa, poi c'è stata una battuta d'arresto, graduale ma inesorabile, fino ad arrivare al rifiuto. Ogni volta che pensavo di parlarne con la pediatra lei riprendeva a mangiare. Abbiamo aggiunto parmigiano, tolto o messo verdure, alternato mais e tapioca e crema di riso a cereali integrali e semolino, provato omogenizzati e cibi freschi, tentato svariate combinazioni, ma l'esito positivo o meno sembrava solo legato al caso, o all'appetito del momento, e non a scelte gastronomiche mirate. Ci siamo stancati e stufati e abbiamo deciso di semplificare. 
Via le cremine, sono rimaste pastina e riso, stiamo smaltendo gli omogenizzati in dispensa per passare definitivamente a cibi freschi. Così va un po' meglio, ma... 
Giusto per avere un supporto scientifico, ho letto il libro di Lucio Piermarini Io mi svezzo da solo!.
Come al solito non amo gli estremismi e così ho deciso di adottare un sistema misto: prepariamo la pappa della piccola un quarto d'ora prima di mettere in tavola per il resto della famiglia, lei mangia quanto ne vuole, poi resta a tavola con noi e continua i suoi assaggi, con pochissime eccezioni, le permettiamo tutto.
Siamo tutti più sereni e lei mangia, forse non di più, ma più volentieri sicuramente.
L'altra novità è che vuole mangiare da sola, con risultati che vi lascio immaginare! Ma mica si possono tarpare le ali a questi piccoletti, no?!? E allora dopo ogni pasto via a lavare seggiolino, pavimento, svariati piatti e posate e, ovviamente, la creatura!

Nessun commento:

Posta un commento