venerdì 28 febbraio 2014

Ospiti indesiderati: ancora virus

Aprire le finestre non è bastato; forse devo pensare a far disinfestare la casa. I virus hanno deciso di entrare a far parte della nostra famiglia e questa volta hanno prediletto la specie femminile: tutte le donne di casa KO, mamma compresa. E qui sono iniziati i guai seri e l'intera gestione famigliare è andata in tilt.
Per fortuna delle amiche gentili e comprensive si sono occupate di portare, ritirare da scuola e intrattenere per un pomeriggio i due maggiori. A me è rimasta la piccoletta convalescente, il che vuol dire non più tanto abbattutta da richiedere solo di stare in braccio alla mamma a dormicchiare e fare una ciucciatina di tanto in tanto, ma nemmeno così in forma da poter giocare tranquilla per lunghi periodi.
Lei, considerati i suoi 11 mesi e la sua natura bizzarra, e spesso imbizzarrita, è stata anche brava.
Si è accontentata di arrampicarsi su una mamma languente sul suo tappeto-giochi, si è fatta andare bene una storia letta con voce da oltretomba, ed è stata ben felice di una nanna pomerdiana nel lettone con la mamma. Per me il momento più bello della giornata! Ora spero solo che i suoi anticorpi e l'antibiotico che sta prendendo la proteggano da ulteriori contagi.
Dicevo, quindi, è stata brava ma comunque per me è stata una giornata devastante. Stare dietro a una bimba che inzia ad arrampicarsi ovunque, che chiede attenzioni, svuota cassetti, si incastra sotto le sedie, che deve essere lavata, deve mangiare, deve misurare la temperatura e prendere le medicine - una lotta!- quando tu ti ritrovi con il corpo di una ultracentenaria e la febbre oscillante tra i 38 e i 38.5 non è affatto semplice. Ancora una volta lei mi ha stupito perché è stata insolitamente tranquilla, visti i suoi standard, sembrava che avesse capito la situazione. E poi che dolcezza quando mi buttava le braccia al collo e mi dava una specie di bacio con abbondante bava, quasi a volermi consolare dei miei mali.
Oggi va decisamente meglio: rimane qualche linea di febbre e un mal di gola tremendo, ma mi reggo sulle mie gambe, almeno. Loro, i miei figli, se ne sono accorti e quindi il mio diritto alla pietà è subito venuto meno, SIGH!
Colloquio con A. - 3 anni - stamattina:
- Mamma, sei guarita ora?
- Sto meglio, ma mi fa ancora tanto male la gola.
- Ma puoi parlare.
- Sì
- E puoi anche sgridarmi?
- Eh sì...
- Non troppo forte, però!
Mi munirò di megafono.

2 commenti:

  1. come ti capisco!!! In questi casi io ...voglio la mia mamma!!! e menomale c'è!!

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